Miriam Candurro: Voglio dar voce alle donne reali
Miriam Candurro: Voglio dar voce alle donne reali

Coi suoi personaggi ha sempre portato verità e concretezza al pubblico

Miriam Candurro è un’attrice semplice e realista, che, con i suoi personaggi, ha sempre portato verità e concretezza al pubblico. Famosa per la sua Serena nell’amata soap opera di Rai Tre ‘Un posto al sole’, Miriam si è sempre distinta anche al cinema e in TV. Tornerà ad interpretare Giorgia nella serie di successo ‘I Bastardi di Pizzofalcone’, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni e presto la ritroveremo sul grande schermo con un inedito ruolo nel film ‘Fino ad essere felici’.

Un periodo ricco di successi per una donna ricca di energie.

Hai finito da pochi mesi le riprese del film ‘Fino ad essere felici’ di Paolo Cipolletta. Cosa puoi anticiparci?

Il film racconta di una famiglia, che si disgrega, perché viene fuori un segreto importante, tenuto nascosto da Andrea, interpretato dal magnifico attore Francesco Di Leva.

Questa è una famiglia che sta vivendo una forte crisi. Io interpreto Lucia, la moglie di Andrea. Nel corso del racconto verranno fuori tutte le verità, le bugie, i sensi di colpa e i problemi mai risolti di questa coppia.

Troviamo una Napoli, che fa da sfondo e può rappresentare qualsiasi altra città del mondo. ‘Fino ad essere felici’ descrive le dinamiche umane, che possiamo ritrovare in qualunque famiglia e in qualsiasi posto.

Sarai impegnata per le riprese della terza stagione de ‘I Bastardi di Pizzofalcone’, come ritroveremo il tuo personaggio?

Sono impegnata sul set da febbraio.

Quest’anno Giorgia, il mio personaggio, e Francesco sono ancora in un momento di pausa e di riflessione, ma sono quasi invasi da una nuova responsabilità, che riguarda la vita di una bambina piccola, che ha bisogno di una famiglia. Francesco e Giorgia, in parte e in fondo, sono sempre stati una famiglia. Questo nuovo senso di responsabilità potrebbe indurli a fare delle scelte diverse da quelle che hanno fatto fino ad ora. Vedremo cosa accadrà!

Interpreti, da sempre, donne diverse e reali. Quanto è importante per te raccontare questi personaggi femminili ed a chi vorresti dar voce, adesso?

Credo sia importante che il Cinema racconti storie vicine alle persone e alle realtà che noi viviamo.

Continuo ad essere felice di interpretare donne reali e comuni.

Calarsi nei panni di persone così vere ti fa essere vicina a dinamiche comuni, che tutti noi viviamo nella vita quotidiana. Spero di poter raccontare le donne che non vengono illuminate dalla giusta luce e soprattutto quelle donne che lavorano e portano avanti la propria famiglia, nonostante mille fatiche e difficoltà. Voglio raccontare le figure femminili, che non vengono sostenute dalla società, come, invece, accade in altri posti del mondo.

Dopo il tuo primo romanzo ‘Vorrei che fosse già domani’, stai scrivendo il tuo prossimo libro. In che modo la scrittura si collega al tuo amore per la recitazione?

Quando recito, mi immergo totalmente in un personaggio e lo faccio muovere in maniera coerente a ciò che penso possa essere il suo percorso. Anche nella scrittura cerco di fare così. Invento un personaggio e, quando lo scrivo, cerco di interpretarlo nella mia testa. La differenza è che rendo vivi i personaggi attraverso un racconto e non attraverso i miei gesti, come accade quando recito. Le storie, che racconto, parlano della nostra quotidianità ed è bello che le persone possano leggerle e identificarsi in esse. Scrivere mi fa vivere una vita bellissima parallela. È molto bello vedere ‘quasi dall’alto’ i personaggi muoversi e agire.

Passi molto tempo sul set, in che modo rafforzi il tuo corpo?

Cerco di usare degli integratori, al mattino, quando so che posso avere dei cali fisiologici, come durante i cambi di stagione. Di solito, li assumo nel periodo autunnale e in quello primaverile. Inoltre rafforzo il mio corpo cercando di mangiare in modo sano anche quando sono sul set. Mi concedo anche un quadratino di cioccolato, la sera, per coccolarmi un po’. Credo sia importante star bene, ma anche concedersi un piccolo premio.

Pratichi sport?

Il movimento mi permette di stare in forma e di tenermi in forma. In genere, pratico un allenamento total body e anche pilates.

Quando ti concedi una pausa dal set, come ti rilassi?

Amo la montagna e cerco di rilassarmi, staccando il cellulare anche perché in posti così belli la linea non sempre prende! È bello concedersi una pausa dal mondo virtuale.

Non bisogna essere reperibili e online ventiquattro ore su ventiquattro. Non fa bene alla nostra salute e non è credibile. Ci sono giorni in cui fa bene non dire nulla e non pubblicare per forza qualcosa.

Sei mamma di una bambina e di un bambino. Cosa insegni ai tuoi figli riguardo al valore della bellezza?

I miei genitori mi hanno sempre insegnato a ricercare una bellezza interiore. Non ho mai dato importanza alla perfezione e non mi importa di risultare sempre perfetta e impeccabile. Anche ai miei bambini cerco di insegnare tutto ciò. Per esempio, quando compriamo qualcosa insieme, cerco di far capire a loro che è importante che scelgano le cose che a loro piacciono di più e non per assomigliare agli altri.

L’importante è ciò che pensano e che hanno dentro. Spero che entrambi siano sempre coerenti con ciò in cui credono e in ciò che vogliono essere. Non voglio che vivano pensando a quello che il mondo decide per loro. Bisogna pensare alle proprie idee ed ai propri sentimenti.

Ogni bambino ha bisogno di tempo, attenzione e cura. Il tempo è necessario per creare la propria unicità, l’abito che più gli si addice.

 

Intervista a cura di Anna Chiara Delle Donne - Giornalista